Paleodieta e insetti commestibili

November 08, 2017

Edible insects are perfect in the paleodiet

Essendo gli insetti un’ottima e indiscutibile fonte proteica (tra l’altro destinata ad essere sempre più “in voga” con il passare del tempo), possiamo riflettere sul fatto che il loro utilizzo come alimento potrebbe appartenere ad una tradizione ancora più antica di quanto già immaginiamo.

La Paleodieta ad esempio, essendo la dieta tipica del Paleolitico, poggia le sue fondamenta su quel periodo precedente alla scoperta di agricoltura e allevamento: questo regime alimentare risale dunque a più di 10.000 anni fa e secondo gli esperti i cibi consumati all’epoca sarebbero stati esclusivamente quelli che si potevano raccogliere o cacciare (quindi anche gli insetti!).

Autori come Voegtlin, Eaton o Cordain sostengono che l’alimentazione si sarebbe evoluta in tempi troppo ristretti per consentire al nostro organismo di adattarsi dal punto di vista genetico a cibi “nuovi” come i legumi, i cereali, i latticini e gli zuccheri raffinati, incolpandoli addirittura di essere la causa di tutti i malesseri del nostro millennio: a parer loro dunque, un ritorno ad un’alimentazione più ancestrale non potrebbe che giovare al nostro organismo.
I cibi “concessi” in linea con questa teoria sarebbero: la frutta, la verdura, la carne, il pesce, le uova, i semi, le noci, le radici, i tuberi (topinambur, daikon, tarassaco, pastinaca o patate dolci), le erbe aromatiche, i funghi e le alghe. I cibi da evitare invece tutti gli altri: i cereali e gli pseudocereali in primis, dato che il loro eccessivo contenuto in zuccheri li renderebbe responsabili di porre le basi per uno stato infiammatorio complice dell’insorgenza di molteplici patologie; i legumi avrebbero un contenuto troppo elevato in anti-nutrienti mentre il latte e i latticini sono ritenuti pericolosi perché ricchi in acidi grassi (soprattutto saturi); per non parlare poi di tutti gli alimenti raffinati, gli integratori alimentari, il sale, lo zucchero, i grassi da condimento, le bevande dolci e i cibi conservati che formerebbero il mix perfetto per farci andare in paradiso nel più breve tempo possibile!

Per dare un’idea, la ripartizione di macronutrienti della classica “dieta mediterranea” sarebbe così rappresentata: carboidrati il 45/60% delle energie totali giornaliere, i lipidi il 20/30%, mentre le proteine circa il 15%. Per quanto riguarda invece la paleodieta, le linee guida ci parlano di un apporto quotidiano costituito per il 20-35% da proteine, per il 20-40 % da carboidrati e per il restante da grassi.

Prevedendo la paleodieta un apporto proteico non indifferente, pensiamo che per tutti i Paleo-sostenitori introdurre nella dieta anche prodotti a base di insetti non potrebbe che giovare, in quanto permetterebbe di ridurre l’introito proteico al momento esclusivamente basato su carne e pesce (ricordiamo che nemmeno i legumi sono ammessi nella paleodieta!) e di rendere l’alimentazione quotidiana più varia.

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