I lipidi (o grassi) sono una famiglia di molecole formate da carbonio e idrogeno.
Le catene delle molecole dei lipidi possono essere dritte o a zig zag. I grassi a catena lineare si dicono saturi, quelli a catena non lineare si dicono insaturi. I grassi saturi si compattano più facilemente e quindi sono più difficilmente gestibili dal nostro organismo. I grassi insaturi invece si dispongono in maniera disordinata e il nostro organismo riesce a movimentarli più facilmente, scongiurandone l'accumulo. Questo in sostanza è il motivo per cui i grassi insaturi sono meno dannosi.
I lipidi sono un costituente essenziale del nostro organismo. Sono l'elemento fondamentale delle membrane cellulari (fosfolipidi), ma sopratutto sono la più importante riserva energetica per il metabolismo. A parità di peso i lipidi forniscono una quantità doppia di calorie rispetto agli zuccheri e alle proteine: esaurita la scorta di zuccheri disponibili, il nostro corpo utilizza lipidi e amminoacidi per la produzione di energia.
I grassi vengono immagazzinati in particolari cellule dette adipociti. Assieme ai grassi utili, negli adipociti si immagazzinano anche tutte le sostanze liposolubili: farmaci, tossine e altri contaminanti. Un improvviso svuotamento degli adipociti, come durante una dieta drastica, libera anche tutte queste sostanze.
Un eccesso di lipidi gonfia a tal punto gli adipociti che questi premono i piccoli vasi sanguigni che irrorano il tessuto adiposo portando scompensi del metabolismo celluare. Questa sofferenza cellulare porta ad una infiammazione del tessuto adiposo, fenomeno noto con il nome di cellulite.
Tra i lipidi più conosciuti c'è il colesterolo, il cui accumulo nelle arterie può causare gravi fenomeni come l'arteriosclerosi. Una corretta alimentazione e l'attività sportiva sono il modo migliore per prevenirli.
Con la continua crescita della popolazione mondiale, la domanda di cibo aumenta esponenzialmente.
Questa crescente richiesta esercita una forte pressione sui nostri attuali sistemi di produzione alimentare, che sono già importanti contributori al cambiamento climatico. Date queste sfide, è necessario esplorare fonti alimentari più sostenibili.
Gli insetti commestibili offrono una soluzione valida, producendo meno emissioni, richiedendo meno acqua e utilizzando una quantità minima di terra rispetto all'allevamento tradizionale.
La chitina, un polisaccaride presente naturalmente negli esoscheletri di crostacei, insetti e alcuni funghi, ha da sempre affascinato sia gli scienziati che gli appassionati di cucina. Sebbene il suo potenziale come fonte alimentare sostenibile e nutriente sia riconosciuto da decenni, preoccupazioni sulla sua sicurezza e digeribilità ne hanno limitato l'adozione diffusa. Tuttavia, negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha fatto luce sulle proprietà della chitina, smentendo molti dei miti che circondano questo ingrediente unico.