I valori nutrizionali degli insetti commestibili

August 28, 2017

Nutritional value of edible insects

Entomofagia: ecco i valori nutrizionali degli insetti commestibili
Cosa ne direste di uno snack a base di insetti?
Anche se al momento vi sembra difficile persino immaginarlo, in questo articolo spiegheremo perché è importante conoscere l’entomofagia e provare a inserire gli insetti nell’alimentazione di tutti i giorni.
Entomofagia è una parola di origine greca che significa proprio “consumare insetti”. Il consumo fa riferimento sia ad alcune parti dell’animale, come le uova, le larve e le pupe, sia agli insetti adulti. Riesco quasi a intuire l’espressione di disgusto che avete in viso, ma sappiate che in realtà gli insetti sono molto nutrienti. Nel mondo esistono oltre 1000 specie di insetti commestibili. Proprio così: Bear Grylls non è l’unico ad amare questo tipo di spuntini!

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In alcuni paesi, specie come le cavallette, i grilli e le termiti vengono consumate abitualmente. Cucinare insetti è una pratica sempre più accettata nel mondo, nonostante vi siano ancora delle riserve. Eppure, una dieta di questo tipo fornirebbe un apporto proteico migliore dei piatti di carne ai quali siamo abituati. Perché? Continuate a leggere per conoscere i valori nutrizionali degli insetti e le proprietà dell’entomofagia.
Quali sono i valori nutrizionali degli insetti?
Le proprietà nutrizionali degli insetti sono diverse, dal momento che al mondo esistono svariate specie commestibili tra le quali scegliere. Inoltre, stando a numerose ricerche scientifiche, la composizione nutrizionale degli insetti è molto più interessante e completa di quella di altri animali.
Ma questo non è l’unico motivo per il quale dovremmo iniziare a nutrirci di formiche, larve e cavallette. Sempre più esperti sono infatti concordi nel sostenere i dati diffusi dalla FAO, secondo cui sono già oltre due miliardi le persone che fanno uso di insetti in cucina. In particolare, in alcune zone del mondo come l’Asia, il Sudamerica e l’Oceania, dove questi piccoli animali rappresentano l’ingrediente base di tante ricette golose.
Allevare insetti, secondo la FAO e gli esperti, contribuirà a fornire una soluzione al problema della fame del mondo, che attualmente riguarda 800 milioni di persone e non accenna a diminuire. E potrà rappresentare anche una valida alternativa contro il forte impatto ambientale che alcune produzioni tradizionali di carne hanno. Come riporta la Fondazione Veronesi, secondo un report delle Nazioni Unite, la produzione di 1 kg di carne bovina comporta l’emissione di 150 kg di anidride carbonica; per produrre 1 kg di proteine dai bachi da seta si stimano invece solo 15 kg di emissioni. E un discorso simile può essere fatto anche a proposito del notevole risparmio idrico.
Se a questi motivi aggiungiamo il fatto che un piatto a base di grilli o locuste fornisce un apporto nutritivo molto importante possiamo dedurre perché valga la pena di riconsiderare le nostre posizioni sull’entomofagia. Scopriamo nel dettaglio quali sono i valori nutrizionali degli insetti.
Gli insetti sono fonte di proteine complete
Le proteine sono fondamentali per la struttura, la funzione e la regolazione degli organi e dei tessuti del corpo. In altre parole, abbiamo forte necessità di un apporto proteico per la nostra crescita e per il mantenimento.
Gli insetti forniscono una ottima quantità di proteine complete rispetto ad altri cibi, quali pollo, carne e semi di soia. Una proteina completa contiene, nelle dovute proporzioni, tutti e nove gli aminoacidi essenziali che il nostro organismo non è in grado di produrre. Ciò significa che mangiare grilli, tarme e larve di punteruolo rosso è più salutare che consumare pollo o altra carne. Inoltre, sembra che quelle fornite dagli insetti siano proteine più utili rispetto a quelle contenute in formaggi, uova e latte.
Ancora, rispetto alla carne di altri animali, quella degli insetti contiene meno grassi e colesterolo. Larve e pupe delle api forniscono quantità elevate di proteine e carboidrati, oltre a diversi minerali vitali. Un ottimo apporto proteico proviene anche da scarabei, farfalle, libellule e omotteri emitteri.
Sono ricchi in fibre alimentari
Tra i valori nutrizionali degli insetti commestibili vi sono le fibre.
Le fibre sono importanti per l’organismo in quanto aiutano a tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue, riducendo così il rischio di diabete. Inoltre, l’entomofagia fornisce chitina insolubile, che è una fibra vitale per la difesa del corpo contro infezioni virali e parassitarie e allergie. Tra gli insetti particolarmente ricchi di fibre figurano la pupa del baco da seta, le larve delle api, la Galleria mellonella e i grilli silenti.

Hanno un basso contenuto di grassi
Grazie all’entomofagia possiamo disporre dei grassi buoni necessari per un’alimentazione sana e bilanciata. Contrariamente a quanto si pensa, i grassi sono infatti fondamentali perché si trasformano in energia e nutrienti necessari al corpo umano. I grassi insaturi, altrimenti detti “grassi buoni”, presenti in gran quantità nella carne di larve e insetti adulti, aiutano a mantenere il colesterolo ai livelli desiderati.
I grassi saturi, invece, che si trovano in prodotti alimentari quali i latticini e la carne, sono più dannosi per la salute.
Pertanto, una dieta che sostituisce ai grassi saturi quelli insaturi contenuti negli insetti permette di abbassare il livello di colesterolo LDL nel sangue, con ottimi benefici per il cuore e il sistema cardiocircolatorio. Da questo punto di vista, è utile nutrirsi di pupe del baco da seta, larve di ape, Ninfa della locusta africana, Galleria mellonella e di larve delle tarme gialle e giganti.
Forniscono minerali essenziali
Anche i minerali rientrano tra i principali valori nutrizionali degli insetti. Svolgono infatti numerose funzioni benefiche per il nostro organismo, permettendone la crescita e lo sviluppo e consentendo la trasmissione nervosa e il mantenimento di un battito cardiaco regolare.
Nutrirsi di cibi a base di insetti significa quindi fare il pieno di potassio, sodio, zinco, fosforo, rame, manganese e ferro. Da questo punto di vista, spicca particolarmente l’apporto fornito da specie come i bruchi, le cavallette e le larve del punteruolo rosso.
Hanno un notevole apporto vitaminico
Anche le vitamine sono essenziali per prevenire e curare diverse malattie degli occhi, della pelle e del cuore. Inoltre, contribuiscono a ridurre il livello di colesterolo nel sangue. Esistono diversi gruppi di vitamine, come le vitamine A, B2, B3, B5, B6, B7, B9, C, D, E e K e ognuna di esse svolge un ruolo importante per il nostro organismo.
La maggior parte di queste vitamine è presente negli insetti in formato idrosolubile. Tra queste, vi sono le vitamine C e B, che si trovano nelle larve degli scarabei e nei grilli adulti.
Gli insetti contengono anche la vitamina A e il suo derivato retinolo, utile a favorire il rinnovamento delle cellule e a prevenire la carenza di altre vitamine. I bruchi delle farfalle, le tarme gialle e i grilli sono alcuni degli insetti più ricchi di vitamina A.
Ancora, le larve del punteruolo rosso contengono vitamina E, che è importante per proteggere i tessuti del corpo. Infine, la vitamina K facilita la coagulazione del sangue.

Conclusioni
Chi non aveva ancora mai preso in considerazione l’entomofagia, adesso ha diversi motivi per farlo. Non occorre rabbrividire al solo pensiero di sgranocchiare insetti: possiamo infatti consumarli in svariati modi. Ad esempio, si possono seccare e ridurre in polvere. In alternativa, possono essere usati come ingrediente base per la preparazione del pane o di barrette energetiche. Oppure, si può optare per biscotti, cioccolatini, snack e cibi croccanti a base di grilli & co.
Bisogna però assicurarsi di consumare solo ed esclusivamente insetti commestibili. Alcune specie potrebbero infatti contenere sostanze tossiche, specialmente quelle che si trovano allo stato selvatico.

Se siamo riusciti a incuriosirvi, ecco dove trovare i migliori insetti commestibili made in UE.





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