Con “dieta mediterranea” non intendiamo solo un regime alimentare, ma un vero e proprio stile di vita tipico di quelle popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo.
I suoi i pregi sono molteplici: è infatti una dieta ricca di antiossidanti (vitamine, fibre, minerali), abbassa il livello di colesterolo, riduce il sovrappeso, previene l’osteoporosi e combatte le malattie degenerative I ritmi sono quelli naturali, che seguono la stagionalità degli alimenti sfruttando i colori e i sapori tipici del periodo dell'anno, utilizzando piante spontanee quali il tarassaco, il finocchio selvatico, l’ortica e le erbette selvatiche dei nostri prati.
La frutta fresca poi, nell’alimentazione giornaliera, diventa la base per spuntini, merende o dolci naturali e gli alimenti, nonostante non siano molto calorici, hanno un grande potere saziante grazie all’elevata componente in fibre e zuccheri complessi che contengono. Le ricette sono infatti tipiche della cosiddetta “cucina povera”, quella dei nostri nonni per intenderci, come pasta e fagioli, polenta e formaggio, pane e pomodoro, o le minestre e le vellutate di legumi.
Gli alimenti cardine di questa “filosofia di vita” sono i seguenti: cereali (il grano duro in particolare), frutta e verdura (rigorosamente di stagione), legumi e frutta secca, l’olio extravergine di oliva (ricco in grassi ottimi dal punto di vista qualitativo che controllano il rischio cardiovascolare e dalle proprietà antinfiammatorie. In minori quantità anche il pesce e la carne (quest’ultima meglio se bianca).
Rientrano tra le linee guida da seguire anche le frequenze dei pasti, che sono 5: 3 quelli principali (colazione, pranzo e cena) più 2 spuntini, per accelerare il metabolismo e non arrivare troppo affamati ai pasti più importanti (che sarebbe ottimo consumare in compagnia, con calma e serenità).
L’attività fisica deve inoltre essere una costante nella nostra routine, la cui importanza risulta fondamentale per garantire la salute psico-fisica.
Dal punto di vista nutrizionale la dieta mediterranea è così distribuita: 15 % di proteine, 60 % di carboidrati e 25 % di lipidi. È proprio partendo da queste proporzioni che si è creata la cosiddetta piramide alimentare, che poi nel tempo è stata modificata fino a creare quella di riferimento odierno.
Non si può negare infatti, che oggigiorno le nostre abitudini siano incredibilmente cambiate e siano continuamente in evoluzione, al punto che la dieta mediterranea intesa come l’alimentazione dei nostri antenati non esiste più. Questo è dovuto a tanti fattori: viaggiare è ormai facile e alla portata di tutti, così come scoprire e mixare nuove culture culinarie facendole proprie, i social e l’informazione e l'informazione in rete hanno poi fatto il resto.
Quindi: sarebbe davvero così strana l’introduzione degli insetti nella nostra dieta quotidiana intesa come dieta mediterranea? Forse i nostri nonni avrebbero storto il naso, ma basti pensare allo scalpore che destò il sushi una volta arrivato sulle nostre tavole e a quanto sia oggi considerato un piatto “cool” in tutto il mondo.
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