La prima ragione è che, come sappiamo, tutte le specie di insetti commestibili hanno valori nutrizionali diversi.
La seconda ragione è che il contenuto proteico può essere espresso sul peso vivo, cioè sull'insetto così com'è, o sul peso a secco, cioè dopo che gli insetti sono stati essiccati. Dato che il corpo degli insetti, come il nostro, è composto in maggior parte di acqua, la percentuale di proteine è più elevata se espressa riferendosi a prodotto essiccato.
Secondo uno studio della composizione nutritiva di dodici insetti commestibili in commercio, il loro contenuto di proteine varia dal 15 al 35% sul peso vivo, ma sulla base della sostanza secca il contenuto di proteine è compreso tra il 52 e il 76%.
Poiché gli insetti contengono chitina e pertanto anche un azoto non-proteico, può succedere che ci sia un stima arrotondata per eccesso del contenuto proteico.
Ma non preoccupatevi: stiamo ancora parlando di un vasto assortimento di vere proteine!
Uno studio sulle larve della tarma della farina ha mostrato come la proteina grezza (51,5%) fosse superiore al reale contenuto proteico (43%), che è comunque di molto al di sopra di quello della carne (26%).