Un cristiano, un musulmano o un ebreo possono mangiare insetti?
Questa è una domanda che viene fatta di frequente. In questo post proviamo a dare la risposta.
Le pratiche alimentari sono influenzate dalla cultura, a sua volta influenzata storicamente dalle credenze religiose.
La pratica di mangiare insetti è citata in tutta la letteratura religiosa delle fedi cristiana, ebraica e islamica.
La Bibbia parla di insetti come cibo nel libro del Levitico:
- Sarà per voi obbrobrioso anche ogni insetto alato che cammina su quattro piedi. Però fra tutti gli insetti alati che camminano su quattro piedi, potrete mangiare quelli che hanno due zampe sopra i piedi, per saltare sulla terra. Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni specie di grillo. Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi sarà obbrobrioso per voi; infatti vi rendono impuri: chiunque toccherà il loro cadavere sarà impuro fino alla sera e chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà impuro fino alla sera. (Levitico XI: 20-25);
Il Nuovo Testamento descrive esplicitamente la fonte di proteine di San Giovanni:
- E Giovanni era vestito con pelo di cammello e con una cintura di pelle intorno ai fianchi; e mangiava locuste e miele selvatico (Marco I: 6).
Ci sono molti riferimenti al consumo di insetti nella tradizione islamica - tra cui locuste, api, formiche e termiti (El-Mallakh e El-Mallakh, 1994). La maggior parte dei riferimenti riguarda le locuste, menzionando in particolare il permesso di consumarle:
- È consentito mangiare locuste (Sahih Muslim, 21.4801);
- Le locuste sono le truppe di Allah, puoi mangiarle (Sunaan ibn Majah, 4.3219, 3220).
L'entomofagia è presente anche nella letteratura ebraica. Amar (2003) ha suggerito che il consumo di alcune specie di locuste kosher era ampiamente accettato nei tempi antichi. La pratica, tuttavia, è diminuita parecchio durante la diaspora ebraica a causa della mancanza di conoscenza dei vari tipi di "cose alate sciamanti" menzionate nella Torah. La tradizione è stata preservata solo tra gli ebrei dello Yemen e in alcune parti del Nord Africa. Amar (2003) ha sostenuto che l'occidentalizzazione sia stata causa della perdita di questa pratica.
Fonte: "Edible insects - Future prospects for food and feed security", FAO 2013.
Con la continua crescita della popolazione mondiale, la domanda di cibo aumenta esponenzialmente.
Questa crescente richiesta esercita una forte pressione sui nostri attuali sistemi di produzione alimentare, che sono già importanti contributori al cambiamento climatico. Date queste sfide, è necessario esplorare fonti alimentari più sostenibili.
Gli insetti commestibili offrono una soluzione valida, producendo meno emissioni, richiedendo meno acqua e utilizzando una quantità minima di terra rispetto all'allevamento tradizionale.
La chitina, un polisaccaride presente naturalmente negli esoscheletri di crostacei, insetti e alcuni funghi, ha da sempre affascinato sia gli scienziati che gli appassionati di cucina. Sebbene il suo potenziale come fonte alimentare sostenibile e nutriente sia riconosciuto da decenni, preoccupazioni sulla sua sicurezza e digeribilità ne hanno limitato l'adozione diffusa. Tuttavia, negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha fatto luce sulle proprietà della chitina, smentendo molti dei miti che circondano questo ingrediente unico.