Ricette per pasta con insetti commestibili
July 07, 2021
Di quanti insetti possiamo fare delle farine? Ma soprattutto, vi viene in mente qualcosa di meglio della pasta per dare spazio a queste farine nella vostra cucina di tutti i giorni?
Oggi non parliamo né delle qualità nutrizionali dei cibi insettosi, né dei benefici ambientali che produrre proteine da fonti di questo tipo generano rispetto alle classiche bisteccone di ciccia rossa.
Ne abbiamo già parlato tante altre volte, mica ci si può sempre ripetere; oggi parliamo di gusto.
Niente pipponi, solo qualche ricetta per poter cucinare una pasta in grado di convincere anche il più tradizionalista e bacchettone degli italiani. Scherzo, quello continuerà a dire che la pasta col sugo come gliela cucinava la nonna è la più buona del mondo. Cercare di fargli cambiare idea sarebbe tempo sprecato, non ci interessa. Noi vogliamo parlare ai curiosi.
Siamo italiani, la pasta ci piace da impazzire e proprio per questo ci fa impazzire anche la pasta fatta con la farina di insetti. Abbiamo imparato ad apprezzare la pasta integrale, figuriamoci se ci fanno paura un po’ di grilli.
Un’idea che potrebbe essere interessante seguire, per capire come condire questa pasta, è quella di mettergli a contorno degli elementi in grado di sposarsi bene con il suo gusto principale: la frutta secca.
Forse sembrerà strano, ma la pasta fatta con la farina di insetti non ha un gusto deciso se presa da sola. Le note che ci si possono trovare sono quelle delle cose tostate e tendenti al dolcigno, per questo si parla spesso di frutta secca come mandorle e pinoli. In tutto questo non scordiamoci che anche in questa pasta l’elemento principale è quello della farina di cereali, quindi il gusto del grano farà sempre parte del bouquet nel piatto.
Ma insomma che ci mettiamo? Facciamo così: vi diamo due ricette che ci sono piaciute un sacco, una vegana e una con la ciccia, voi le provate e poi mi dite se vi sono piaciute. Ok?
FUSILLETTO CON ZUCCHINE, MANDORLE E MENTA:
Semplicissimo. Con le zucchine e le mandorle ci prepariamo una specie di pesto. In pratica prima teniamo un minuto (UNO!) le zucchine in acqua bollente. Poi le frulliamo con olio extravergine di oliva, due cucchiai di pangrattato, mandorle, sale, pepe, una puntina d’aglio e qualche cappero sotto sale. Mettete anche una tazzina da caffè d’acqua, aiuterà il composto a trovare una forma più omogenea. Scolate la pasta in una bacinella, mettete la cremina che avete appena fatto, due cucchiai di acqua di cottura e riempite di foglie di menta prima di iniziare a girare tutto quanto. A piacere della granella di mandorle sopra e se non siete vegani anche un pochino di pecorino dovrebbe starci bene!
MEZZE MANICHE ARRABBIATISSIME CON PEPERONCINO, MELANZANE, FINOCCHIETTO E SALCICCIA:
In una padella facciamo andare un soffritto leggero di cipolla rossa e quando è bello dorato aggiungiamo salsiccia sgranata che poi sfumeremo con un po’ di vino non appena avrà iniziato a sbruciacchiarsi. In una teglia avvolgiamo con dell’alluminio una melanzana tagliata in qualche pezzo e condita con olio, sale, peperoncino e una valanga di finocchietto selvatico. Si chiude bene l’alluminio e si mette in forno a 140 gradi per un’oretta. Controllate che le melanzane siano morbide morbide, dopo di che frullatele e passate tutto in padella insieme alla pasta e al soffritto. Una bella mantecata e poi altro finocchietto sul piatto.
Nella prima ricetta il richiamo delle mandorle servirà per rintracciare una familiarità del gusto complessivo nel piatto. Nella seconda invece l’idea di fondo è stata quella di cercare una sicilianità dei sapori capace di accogliere qualche grillo invece del canonico pinolino presente in tantissime paste meridionali.
Provate, a noi son piaciute, chissà che non si convinca anche il purista bacchettone di cui parlavamo prima…
