La chitina è il biopolimero di cui sono costituiti gli esoscheletri di insetti e crostacei.
Conosciamola meglio.
La chitina fu scoperta dal chimico e farmacista francese Henri Braconnot nel 1811 ed è, dopo la cellulosa, il più importante biopolimero in natura. Essa infatti costituisce l’esoscheletro degli insetti, dei molluschi e di molti funghi, e come la cellulosa presenta la stessa struttura a catena chiamata polimero. Un polimero è una molecola più o meno lunga formata a sua volta da molecole o sequenze di molecole sempre uguali,come in una collana di perle.
La chitina è un polisaccaride, cioè uno zucchero a lunga catena le cui perle sono molecole di N-acetilglucosammina. La N-glucosammina è una sostanza molto importante per l’organismo umano, infatti è il precursore dell’acido ialuronico ed è presente e prescritta nelle terapie per il recupero funzionale delle articolazioni. L’acido ialuronico d’altra parte trova impiego anche in campo cosmetico oltre che medico. La notevole resistenza e il fatto che può essere degradata da enzimi presenti nel tessuto umano ne fanno un ottimo materiale per i fili da sutura e rientra nei componenti delle preparazione che accelerano la guarigione delle ferite.
Con la continua crescita della popolazione mondiale, la domanda di cibo aumenta esponenzialmente.
Questa crescente richiesta esercita una forte pressione sui nostri attuali sistemi di produzione alimentare, che sono già importanti contributori al cambiamento climatico. Date queste sfide, è necessario esplorare fonti alimentari più sostenibili.
Gli insetti commestibili offrono una soluzione valida, producendo meno emissioni, richiedendo meno acqua e utilizzando una quantità minima di terra rispetto all'allevamento tradizionale.
La chitina, un polisaccaride presente naturalmente negli esoscheletri di crostacei, insetti e alcuni funghi, ha da sempre affascinato sia gli scienziati che gli appassionati di cucina. Sebbene il suo potenziale come fonte alimentare sostenibile e nutriente sia riconosciuto da decenni, preoccupazioni sulla sua sicurezza e digeribilità ne hanno limitato l'adozione diffusa. Tuttavia, negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha fatto luce sulle proprietà della chitina, smentendo molti dei miti che circondano questo ingrediente unico.